Dopo aver dedicato uno dei precedenti articoli all’esame dei servizi di sicurezza attiva, qui di seguito vedremo nel dettaglio i dispositivi di sicurezza auto “passivi”, la cui funzione è quella di limitare i danni agli occupanti del veicolo una volta verificatosi un incidente.
La carrozzeria a deformazione controllata
Un dispositivo di sicurezza passivo che ha beneficiato dell’impiego di materiali innovativi è rappresentato dalla carrozzeria a deformazione controllata.
La tecnologia adottata attualmente permette alle lamiere di assorbire una buona percentuale della potenza sprigionata al momento dell’urto, impedendo che avvengano ripercussioni importanti su chi si trova all’interno della vettura. Allo stesso momento, gli elementi della seconda auto coinvolta nell’incidente non hanno la possibilità di penetrare nel primo veicolo.
Si rivela efficace soprattutto negli scontri frontali, la tipologia di incidenti che provoca il maggior numero di morti tra i passeggeri seduti anteriormente.
Anche se la tua auto è stata oggetto di un tamponamento leggero, e se i danni potrebbero apparirti lievi, fai effettuare comunque una verifica tecnica della carrozzeria. Le traverse sacrificali, infatti, potrebbero essere state sollecitate e, qualora dovesse verificarsi un nuovo urto, la loro efficienza non sarebbe più assicurata.
Le cinture di sicurezza
A giocare un ruolo fondamentale, tra i dispositivi di sicurezza auto passivi, ci sono le cinture di sicurezza, che evitano che il corpo degli occupanti, in caso di urto, venga sbalzato in avanti. Quando ci si trova sui sedili anteriori senza aver indossato le cinture, elementi quali volante, parabrezza e cruscotto potrebbero causare traumi e ferite anche mortali.
Sedendosi nei sedili posteriori, pur essendo minore il livello di pericolo, si è comunque a rischio di possibili ribaltamenti e scontri con gli altri passeggeri.
Per questo motivo, assicurati di far controllare periodicamente sia l’usura delle cinture che la loro efficienza (come previsto dalla direttiva 2003/20/CE, recepita dal Decreto Legislativo 13 marzo 2006 n. 150) rivolgendoti a personale qualificato ed esperto. Quest’ultimo potrà assicurarsi, da un lato, dell’assenza di difetti nelle parti tessili e nelle cuciture e, dall’altro, del fatto che le parti metalliche non risultino ossidate, piegate o rotte.
Airbag: sempre più numerosi per una maggiore sicurezza
Infine, tra i dispositivi di sicurezza auto passivi, grande importanza è rivestita dall’airbag, sviluppato per proteggere i passeggeri dagli urti causati dai diversi componenti presenti all’interno dell’abitacolo.
Considera che la vita media di un airbag è di circa 12 anni e che un airbag “scaduto” può non funzionare correttamente.
L’attuale normativa è carente, il Codice della Strada, infatti, non prevede controlli obbligatori, per questo è importante non aspettare a far verificare le condizioni dell’airbag, richiedendolo in occasione del tagliando, in particolare per quanto riguarda la componente detonante.
Si tratta dell’elemento che dà luogo alla microesplosione in grado di azionare l’aria compressa e di spingere l’occupante contro il sedile, per impedirgli di urtare il volante o altri oggetti.
Ricorda, inoltre, che se hai posizionato un seggiolino sul sedile anteriore, l’airbag va disattivato per garantire la sicurezza di neonati e bambini trasportati.