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Sai quando i gas di scarico possono inquinare il FAP?

aprile 13, 2016 By Mr. Tagliando

filtro-antiparticolato

A cosa serve il Filtro Antiparticolato e quando va cambiato?

Il Filtro Antiparticolato o FAP è un dispositivo montato di serie sulla quasi totalità delle automobili diesel di ultima generazione e, essenzialmente, lavora per ridurre in maniera significativa l’emissione di polveri sottili.
La presenza e la perfetta efficienza del FAP sono fondamentali per il rispetto della Normativa Europea sulle Categorie Euro delle vetture Diesel.
A seconda delle emissioni massime dichiarate, le auto diesel vengono classificate attualmente da Euro 1 a Euro 6 e questa categorizzazione, riconosciuta in territorio UE, è utilizzata ufficialmente anche per stabilire limiti di circolazione o per garantire il diritto ad eventuali benefit e sgravi fiscali, riservati ai proprietari di vetture che hanno un minor impatto sull’inquinamento atmosferico.
La normativa Euro 6, ad esempio, sancisce che per essere conforme, un veicolo deve avere emissioni massime di particolato di 0,005 g per chilometro, contro i 0,05 g/Km degli Euro 3.

A quale classificazione Euro appartiene la tua vettura?

Da una sigla presente sul libretto di circolazione di ciascuna vettura, si deduce la sua appartenenza ad una categoria Euro, secondo le emissioni dichiarate dalla casa produttrice.
Le autovetture Euro 3 diesel sono indicate dalle seguenti sigle:
      1. 98/69/CE
      2. 98/77/CE-A
      3. 1999/96/CE
      4. 1999/102/CE-A
      5. 2001/1/CE-A
      6. 2001/27/CE
      7. 2001/100/CE-A
      8. 2002/80/CE-A
      9. 2003/76/CE-A
Le autovetture Euro 4 diesel sono indicate dalle seguenti sigle:
      1. 98/69/CE-B
      2. 98/77/CE-B
      3. 1999/96/CE-B
      4. 1999/102/CE-B
      5. 2001/1/CE-B
      6. 2001/27/CE-B
      7. 2001/100/CE-B
      8. 2002/80/CE-B
      9. 2003/76/CE-B
Le autovetture Euro 5 diesel sono indicate dalle seguenti sigle:
      1. 1999/96/CE riga B2
      2. 1999/96/CE riga C (ecol. migliorato)
      3. 2001/27/CE rif. 1999/96/CE riga B2
      4. 2001/27/CE rif. 1999/96/CE riga C (ecol. migliorato)
      5. 2005/78/CE rif. 2005/55/CE riga B2 (euro 5)
      6. 2005/78/CE rif. 2005/55/CE riga C (ecol. migliorato)
      7. 2006/51/CE rif. 2005/55/CE riga B2 (euro 5)
      8. 2006/51/CE rif. 2005/55/CE riga C (ecol. migliorato)
Durante tutto il suo ciclo vita, l’auto viene regolarmente sottoposta a test delle emissioni e il Filtro Antiparticolato è uno dei dispositivi che maggiormente contribuiscono al mantenimento degli standard.

Tutto ciò che c’è da sapere sul Filtro Antiparticolato

La presenza del FAP è ormai uno standard di serie per le moderne auto diesel.
Il Filtro può essere montato su una vettura che ne è sprovvista anche in un secondo momento, allo scopo di contenerne le emissioni inquinanti. In questo caso si parla di Filtri After Market o Retrofit. L’operazione è possibile sulla quasi totalità delle auto diesel senza FAP, con prestazioni che, però, generalmente non sono paragonabili a quelle offerte dalle vetture con filtro di serie.
La presenza di un FAP installato è obbligatoriamente indicata sulla carta di circolazione, alle righe D1 o K.
A fronte di una comprovata efficienza nella riduzione delle emissioni inquinanti, il Filtro Antiparticolato fa registrare svantaggi in termini di prestazioni e consumi, dovuti al suo intasamento. Gli scarichi, infatti, esercitando una pressione contraria, determinano un aumento dei consumi della vettura che si attesta su percentuali intorno al 3%.
Il filtro è strutturato per rigenerarsi, solitamente quando la macchina viaggia ad un numero elevato di giri in autostrada, ma il processo non è eterno e, soprattutto in auto che utilizzano spesso percorsi misti, il dispositivo tende ad intasarsi in maniera irrimediabile.

Un filtro particolarmente sporco, di solito segnalato da un’apposita spia luminosa, va controllato e cambiato per evitare sofferenze al motore e aumenti dei consumi.
Controllo e sostituzione del Filtro devono essere affidati a professionisti esperti.
Di norma si consiglia di rivolgersi ad un’officina specializzata ogni 80.000 – 100.000 Km, anche se le auto più recenti montano filtri capaci di funzionare a regime
anche per 180.000 Km.

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